Trento, 7 ottobre 2015
viote:
Il progetto Presentato
da
Bettinelli e Centeleghe
È
sostenuto dai Verdi
da l’Adige di mercoledì 7 ottobre 2015
Le vecchie caserme austriache trasformate in azienda agricola di alta montagna: questo è il progetto ecosostenibile per riqualificare la struttura delle Viote che è stato presentato ieri sera dai Verdi, che hanno sposato le idee di Alessandro Bettinelli e Armando Centeleghe.
Il primo, milanese di origine ma che ha vissuto il Bondone - come turista prima e come residente poi - per 20 anni, lavorando proprio sul territorio con esperienza di cuoco e di operatore sociale nella cooperativa «Il Gabbiano». Il secondo, Centeleghe, bolognese, laureato in sociologia, è formatore ed esperto di marketing territoriale.
Le caserme austriache, destinate al Centro di ecologia alpina e quindi a comando della Forestale, sono ora in attesa di rientrare in funzione, pena il rischio del continuo decadimento di un edificio non solo dal valore storico ma anche dalle grandi potenzialità.
«In seguito al fallimento del progetto di riconvertirlo in resort di lusso, che non ha trovato un investitore disposto a versare ben 36 milioni, ma che in compenso ha fatto spendere alla Provincia circa 200 mila euro - ha ricordato Lucia Coppola dei Verdi, presidente del consiglio comunale - il progetto di Bettinelli e Centeleghe (già presentato in passato alla Provincia, che però aveva preferito l'idea del resort, ndr) sembra essere un'ottima opportunità per valorizzare le caserme e il monte Bondone».
«L'azienda agricola - ha raccontato Bettinelli -si deve fondare sulla solidarietà tra le persone e sul rispetto dell'ambiente; in tal senso non avverranno ulteriori cementificazioni e verranno creati nuovi posti di lavoro, tra i 13 e i 20, dei quali una parte sarà dedicata a persone deboli rispetto al mercato del lavoro».
Il progetto di inserimento lavorativo avverrà grazie a formazione e contratti stagionali, consolidando il dialogo con l'Agenzia del lavoro e gli imprenditori interessati. Il tutto accompagnato dalla creazione di un marchio di qualità sociale da esporre nelle aziende che assumono il personale con difficoltà di inserimento.
Bettinelli ha spiegato che l'obiettivo è quello di creare un modello per tutta Italia, per puntare a un turismo naturale e sostenibile, che coinvolga famiglie con bambini, sportivi, ma con un'attenzione particolare ai diversamente abili, creando per esempio dei sentieri montani per diversamente abili. Presso l'agriturismo si potrebbe poi anche iniziare a coltivare prodotti tipici dell'alta montagna come erbe, patate rosse e gli asparagi di monte, prodotti che verrebbero utilizzati presso la ristorazione dell'agriturismo o venduti ai ristoranti trentini; infine l'allevamento, che prevede l'introduzione di Lama, Alpaca e pecore villnoesser brillenschaf.
Ad oggi, il progetto è già stato mostrato all'assessore Dallapiccola e al sindaco Andreatta.
A breve invece l'incontro con l'assessore Gilmozzi, per la provincia, e Stanchina, per il comune, sperando che venga valorizzato, dato il costo ridotto rispetto al resort, il basso impatto ambientale e la valorizzazione del territorio, al fine di creare un'eccellenza trentina.
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Trento, 7 ottobre 2015
Viote, alle caserme
un agriturismo
Archiviato il progetto del resort,
i Verdi propongono cucina
a km zero e zootecnia
dal Trentino
di mercoledì 7 ottobre 2015
L'idea della Provincia e di Patrimonio del Trentino spa, da più parti contestatissima, di realizzare un costoso resort a 5 stelle (per 36 milioni di euro) alle ex caserme alle Viote del Bondone è finita in un nulla di fatto.
Nessuno ha presentato alcuna offerta. Quindi ieri pomeriggio i Verdi del Trentino hanno colto l'occasione per ripresentare il progetto alternativo.
All'Hotel America in conferenza stampa sono intervenuti Lucia Coppola, dei Verdi, e i due ideatori del progetto, Alessandro Bettinelli e Armando Centeleghe. Hanno riassunto l'idea che già avevamo presentato in un precedente articolo in marzo. In sintesi, l'idea proposta è trasformare le ex caserme austroungariche in agriturismo, salvando l'architettura delle costruzioni, e attivare la ristorazione attenta all'alta qualità, l'ospitalità, formazione e attività di educazione ambientale.
Si vorrebbero ospitare meeting aziendali, produzioni cinematografiche e simili. Si intende avviare la produzione agricola e zootecnica, con allevamento di razze autoctone rare (le pecore Villnosser Brillenschaf) e di specie alloctone (lama e alpaca) per produrre carne, lana, latte.
Si prevede di vendere i prodotti dell’attività agricola locale (erbe officinali, patate rosse, spinaci, asparagi di monte) da coltivare nelle ex voliere del Centro di Ecologia Alpina, ai turisti e su mercati vicini. Si prevede di offrire attività sportive e didattiche per persone diversamente abili.
L'intento è coinvolgere la rete sociale delle cooperative trentine, Slow Food per la parte gastronomica e di cultura del cibo e offrire prodotti a chilometro zero, biologici e menu caratterizzati dal legame con il territorio. Il possibile target è il pubblico delle famiglie, del turismo naturalistico e degli sportivi e dell’outdoor (arrampicatori, escursionisti a piedi e a cavallo, ciclisti).
Lucia Coppola ha annunciato che il progetto è stato esposto al sindaco di Trento Alessandro Andretta e che sono stati chiesti incontri all'assessore provinciale al Patrimonio Mauro Gilmozzi e comunale al Turismo e politiche agricole Roberto Stanchina.
“Non abbiamo ancora un'idea precisa dei costi ma sappiamo che ci piacerebbe che la formula gestionale fosse quella cooperativa, magari con un finanziamento di partenza tramite azionariato popolare” ha spiegato Centeleghe, esperto di creazione di microimprese nel settore turistico in particolare nelle valli trentine.
Sergio Merz, della Lipu, ha ricordato che è importante preservare la biodiversità selvatica e Francesco Borzaga, del Wwf, che è centrale salvare le caserme.
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Trento, 7 ottobre 2015
Monte Boiidone
Caserme
delle Viote
I Verdi lanciano
l’azienda agricola
dal Corriere del Trentino
di mercoledì 7 ottobre 2015
Da caserme austriache ad azienda agricola di montagna. È questo il progetto cli ii-conversione della struttura sul Bondone avanzata dai Verdi e illustrata ieri da Alessandro Bettinelli e Armando Centeleghe, insieme a Lucia Coppola.
Rispetto del territorio, valorizzazione dei prodotti tipici e integrazione sociale sono i tre cardini dei progetto che non prevede nuove strutture ma il riutilizzo dell’esistente. Come si legge nella relazione, infatti, «il Centro di ecologia alpina verrà trasformato in agriturismo», mentre le voliere e la serra sarebbero destinate «a coltivazione di erbe aromatiche e a serra didattica», i vecchi terrazzamenti verrebbero ripristinati e il gruppo di casette per gli ufficiali diventerebbero «alloggi per il personale o per le persone diversamente abili».
Infine «non è da escludere la possibilità di un piccolo allevamento di pecore Villnosser Brillenschaft» e alpaca.
«Non vogliamo creare concorrenza, ma prendere delle competenze e metterle insieme per offrire un prodotto socialmente più utile» sottolinea Bettinelli.
L’azienda assumerebbe «con contratti stagionali», cercando di integrare i soggetti più deboli. La struttura punterà sul «turismo sostenibile» e la sua clientela sarà composta «da sportivi». Unico aspetto ancora ignoto è il costo.
«Non abbiamo una percezione precisa — spiega Centeleghe —. Ma sarà di gran lunga inferiore ai 36 milioni preventivati per il mega resort».
Coppola ha spiegato che «l’assessore provinciale Dallapiccola e il sindaco Andreatta hanno già preso visione del progetto» e a breve «è previsto un incontro con l’assessore provinciale Gilmozzi e quello comunale Stanchina». |